L’illusione del controllo, l’ansia, il saper delegare. Genitori nella gestione della disabilità

653d6718-98b8-4cea-8820-0131c9c98fa9La paura del cambiamento, quello che abbiamo vissuto nell’impatto con la diagnosi, quello che vivranno i nostri figli, prima o poi, può creare diversi problemi: non aiuta a esprimere le proprie vere esigenze, i nostri bisogni profondi, e anzi toglie alla persona tante occasioni di rinnovamento e di scoperta.

Cedere al fatto che per molti aspetti la vita non è nelle nostre mani può essere difficile da accettare, ma è la premessa per lasciare alla nostra interiorità la possibilità di andare dove ritiene più giusto per noi. E in quel caso l’ansia, la rabbia, le emozioni negative arrivano proprio per dirci una cosa: se abbiamo paura di perdere il controllo vuol dire che nella vita siamo troppo controllati, quindi il panico viene a stravolgerci la vita proprio per farci capire che non controlliamo un bel nulla e non possiamo farlo.

Quella del controllo è forse un’illusione. Per fortuna o purtroppo.pexels-photo-551588.jpeg

Ad essere sinceri, sono davvero poche le cose che realmente sfuggono al nostro desiderio di controllo, basti pensare a quanto sia diffusa ad esempio la pretesa di influenzare le scelte, i comportamenti e le azioni delle altre persone. Volere che gli altri pensino, sentano o si comportino diversamente da come fanno non è necessariamente il risultato di una intenzione negativa o manipolativa: il motore del nostro desiderio è quasi sempre la loro felicità, il loro successo e benessere, con l’assunzione di base che noi ne conosciamo la via. E’ però innegabile che in realtà il tentativo di controllo sia messo in atto per soddisfare un nostro interno bisogno.

La mancata comprensione di questi meccanismi e l’assenza di consapevolezza nel nostro modo di agire possono condannarci a ripetute frustrazioni e insoddisfazioni man mano che la vita procede. E’ lo stato tipico del manager che ha nel suo gruppo persone che non corrispondono ai suoi modelli.

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E’ lo stato ancor più tipico del genitore, di quel genitore con un figlio con autismo, di quel genitore che si trova al centro di un meccanismo relazionale con figli, terapisti, terapeuti, insegnanti, istituzioni… che non funzionano tutti allo stesso modo, nel modo del “cambiamento per il meglio”.

Combattere le emozioni, controllarle…. o forse concedere loro di starci a fianco?

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Questo è stato il primo appuntamento di Essere… Genitori 2018, moderato da Cristina Vallin, con i primi 5 genitori partecipanti al percorso.

Essere… Genitori è il gruppo d’ascolto di io autentico, il cui percorso è fondato sui bisogni espressi dai genitori di bimbi disabili, spesso invasi da un profondo senso di impotenza e solitudine. Stare insieme ad altri genitori che raccontano le stesse  difficoltà  apre a nuove prospettive, a modelli di lettura alternativi  e nel tempo il gruppo stesso è chiamato ad essere una risorsa per tutti i membri, ma anche un luogo di condivisione e sostegno. In generale, il desiderio è quello di porci obiettivi fattibili e realistici, ma anche quello di fornire strategie utili ad intervenire sulle condizioni di stress che aldilà dei singoli incontri necessitano di essere affrontate.

Il prossimo appuntamento è il 25 Maggio.

A presto!

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