Riparte “Essere… Genitori”, il gruppo d’ascolto per genitori con figli disabili

A cura di Cristina Vallin (psicologa e psicoterapeuta)


Il progetto… divenuto un programma

Essere… genitori nasce dal desiderio di creare un gruppo di ascolto accompagnato daIMG_20170121_152528 uno specialista del settore psicologico e psicoterapeutico per genitori di bambini disabili che vivono condizioni di stress particolari, immersi nelle mille attività quotidiane dei propri figli e appesantiti da preoccupazioni generate percorsi di crescita atipici. Avere un bambino autistico o con altre patologie può essere una grande fatica psicologica, prima che fisica: l’amore grande che solo una mamma e un papà possono dare, infatti,  incontra l’aspettativa di una normalità mancata e, talvolta, può essere una condizione di difficile accettazione. L’arrivo di una diagnosi definitiva pesa come un macigno e smaltirla porta con sé grande sofferenza e inizialmente poca speranza. Per non parlare della solitudine che talvolta circonda le famiglie con figli disabili e che nella

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maggior parte dei casi non è adeguatamente compensata dalle risorse del territorio, spesso incapace di rispondere ai bisogni reali delle famiglie. Ecco perché Essere… genitori vuole essere un luogo di scambio e di condivisione, ma soprattutto di supporto e sostegno psicologico, finalizzato a fornire uno spazio di riflessione comune e personalizzato allo stesso tempo, capace di scalfire sentimenti negativi e ritiro sociale.


La mission

Le caratteristiche generali del percorso Essere… genitori e degli specifici interventi o strategie d’azione proposte ai partecipanti saranno da ricercarsi all’interno della cornice teorica di matrice cognitivo-comportale attualmente giunta alla terza generazione che è maggiormente  focalizzata sui processi piuttosto che sui contenuti, mettendo in risalto la possibilità di modificare la funzione del comportamento umano piuttosto che l’evento psicologico in sé. Esempi di interventi di terapia cognitivo-comportamentale di terza generazione sono: l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT, Hayes, 1999), la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT; Segal, Williams, & Teasdale, 2001) e gli approcci meta-cognitivi (Wells, 2000).


Obiettivi

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Gli obiettivi del gruppo d’ascolto sono strettamente legati ai bisogni espressi dai genitori di bimbi disabili, spesso invasi da un profondo senso di impotenza e solitudine. Stare insieme ad altri genitori che raccontano le stesse  difficoltà  apre a nuove prospettive, a modelli di lettura alternativi  e nel tempo il gruppo stesso è chiamato ad essere una risorsa per tutti i membri, ma anche un luogo di condivisione e sostegno. In generale, il desiderio è quello di porci obiettivi fattibili e realistici, ma anche quello di fornire strategie utili ad intervenire sulle condizioni di stress che aldilà dei singoli incontri necessitano di essere affrontate.

In particolare il percorso si prefigge i seguenti obiettivi:

  • Offrire uno spazio fisico e psicologico capace di contenere ansie e preoccupazione dei genitori partecipanti.
  • Offrire sostegno e supporto psicologico alle famiglie o ai singoli individui coinvolti.
  • Permettere a ciascun partecipante di riscoprirsi come “persona”, intesta nella sua interezza, oltre che esclusivamente come “genitore di…”.
  • Fornire strumenti e tecniche di intervento capaci di ridurre possibili stati di ansia o di stress legati alle fatiche genitoriali quotidiane e basate su un approccio terapeutico cognitivo-comportamentale di terza generazione.  

Target

La scelta di proporre un percorso mindulness-act-based è dettata dal desiderio di poter dare e condividere strategie utili ad affrontare le difficoltà quotidiane e lo stress che ne deriva, per questo motivo il progetto Essere… genitoriè stato pensato per tutti i genitori con figli disabili che vivono particolari momenti d’ansia e affaticamento psicologico o che sentono semplicemente il bisogno di condividere le proprie esperienze al fine di ricevere un sostegno psicologico e cercare di oltrepassare il muro della solitudine che spesso caratterizza il vissuto di queste famiglie.


Metodologia

Il metodo prescelto per il percorso proposto è da ricercarsi nella componente fondamentale del progetto: il gruppo. Risorsa e strumento di intervento, l’insieme dei partecipante è molto più che la somma delle sue parti, quanto piuttosto un’unità che diventa mezzo di comunicazione, condivisione e supporto per ogni suo componente. Gli incontri, dunque, si svolgeranno in piccoli gruppi nei quali ciascuno potrà esporre la propria esperienza, svolgere esercizi di meditazione, eseguire semplici giochi e confrontarsi con gli altri membri. Lo specialista affronterà tematiche differenti attraverso la tecnica del “circle time”  fornendo la possibilità di ricevere informazioni favorendo la coesione fra tutti i presenti.


Sei interessato? Siete interessati?

Il percorso si articola in una serie di incontri nell’arco di un semestre, con periodicità bisettimanale attraverso incontri di confronto e condivisione di esperienze tra genitori.

I genitori associati 2018 a io autentico hanno accesso gratuitamente al percorso, previa iscrizione. I non associati ma comunque genitori di persone con disabilità nello spettro dell’autismo, anche soci di altre associazioni, possono beneficiare di particolari agevolazioni per la partecipazione al percorso.

Contattateci utilizzando il form in fondo alla nostra pagina dedicata al programma.

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