
Dopo un’esperienza lunga 2 anni, due belle estati passate a servizio della comunità e del turismo accessibile, HUGBIKE parte da Tropea e inizia un tour in Calabria per promuovere il tema dell’accessibilità dei tempi, degli spazi e delle attività per tutti, soprattutto per le persone con autismo.
Reventino Bike Team, ASD attiva a Platania (Catanzaro) ed affiliata alla Federazione Ciclistica Italiana, è il primo partner di io autentico OdV con la prima tappa di questo Tour che, speriamo, toccherà differenti luoghi in Calabria per far arrivare HUGBIKE (e il suo messaggio) a tutti e ad ognuno.
HUGBIKE® è la bici degli abbracci, uno speciale tandem costruito in modo che il passeggero sia posizionato nel posto anteriore e che la guida spetti al passeggero posteriore, in tutta sicurezza. Il marchio e il brevetto HUGBIKE® sono di proprietà di Fondazione Oltre il Labirinto Onlus e coinvolgono Persone con Autismo le quali, grazie al supporto di personale specializzato durante l’assemblaggio delle biciclette, hanno sperimentato l’inclusione attiva nella società mediante il lavoro. Il progetto è nato con la collaborazione di Banca della Marca, Fondazione Oltre il Labirinto onlus e Cooperativa Il Girasole.





Abbiamo messo in sella Sindaci e onorevoli in Calabria, oltre che, soprattutto, le persone; per promuovere il messaggio dell’accessibilità concreta delle esperienze per le persone con disabilità ed autismo.

HUGBIKE in Calabria è attiva a Cosenza e Soverato.
E adesso HUGBIKE Tropea va in tour, per arrivare in altri luoghi.
Il primo appuntamento è il 10 Dicembre, sui monti del Reventino a Platania!
Per partecipare all’evento, vera e propria attività sportiva, bisogna mettersi in contatto con Reventino Bike Team, utilizzando i riferimenti presenti sulla locandina.
Insieme agli amici di Reventino Bike Team vorremmo avviare un insieme di attività per avvicinare le ASD alla formazione degli Istruttori sportivi adeguata per insegnare la pratica sportiva alle Persone con Disabilità, come utile strumento di Qualità di Vita per intere comunità.
Siamo convinti che l’accessibilità dei contesti, intesi come tempi e come spazi, sia uno degli strumenti più potenti delle stesse comunità per garantire il pieno esercizio del diritto all’autodeterminazione delle persone con disabilità ed autismo.
Ad maiora!