Quello che non ci stiamo perdendo è quello che abbiamo scelto di fare. L’esperienza degli autismi nei contesti è qualità di vita delle comunità

Anna Maria

Rischiate! Rischiate! Mio marito, quando gli ho detto che avrei voluto far partecipare Elena ad aut out, mi ha detto “Tu sei pazza”.

Sono le parole di Anna Maria, uno dei genitori che tempo fa ha scelto di lanciarsi e poi di raccontare insieme agli altri l’esperienza, la prima esperienza in Calabria, di partecipazione ai contesti da parte di bambini e ragazzi con autismo agli spazi ed ai tempi urbani veri, reali, quotidiani: l’esperienza di aut out experience camp nell’edizione summer 2021. Ed è per questo che, a distanza di oltre un anno e mezzo dall’inizio di un percorso di vera partecipazione, i volti che oggi scegliamo di mostrare sono quelli di alcuni dei genitori dei ragazzi di aut out experience camp.

Vera partecipazione, sì. Partecipazione vera, attiva, sempre più consapevole, iniziata con la sfida di lanciarsi nell’organizzazione di una settimana di campo estivo che potesse coinvolgere fattivamente le famiglie di bambini e ragazzi con autismo insieme a quelli senza autismo, mettendoli davanti a ciò che avevano in comune dopo i lockdown e le restrizioni da COVID-19: l’urgente necessità di fare esperienze, di fare relazione, di riprovarci, di farlo sul serio e per davvero, senza contesti posticci, artefatti, troppo organizzati e accudenti, troppo confortevoli per tutti.

La scommessa era quella di approfittare della naturale voglia di ripartire di una intera rete di risorse della comunità, di una città e del suo hinterland: Vibo Valentia. Il COVID era stata l’occasione per mettere un punto e andare a capo, cominciare da zero, con un nuovo registro, con un insieme di attori, non solo noi, non solo gli autistici, non solo “per” gli autistici. io autentico OdV è in quel momento che si è trasformata in un vero attore del territorio, in un nuovo motore di consapevolezza sociale delle neurodiversità.

E così aut out summer camp 2021 è durato 2 mesi, per scelta, dopo una consapevolezza maturata in soli 3 giorni, dopo il primo giorno al mare, in una fresca giornata di Giugno 2021 in cui il Comune di Vibo Valentia aveva però sistemato la spiaggia di Bivona (per noi), dopo averci anche concesso gratuitamente l’utilizzo di un suo scuolabus e il servizio del proprio personale. In quel giorno abbiamo compreso che era necessario continuare, fare esperienze sempre, qualunque cosa costasse, lanciarsi. Rischiare. Il summer camp è arrivato fino a fine Luglio 2021 con la gestione progettuale affidata a Elisabetta Maria Barilaro e Elisa Raniti, due psicologhe di Vibo Valentia, due risorse di quel territorio in cui siamo.

Il summer camp 2021 si è raccontato in un corto, che potete vedere qui (e disponibile sul canale YouTube di io autentico Odv insieme ad altri video) a cui hanno fatto seguito quasi 2 anni di ulteriori experience camp che, se vorrete, vi raccontiamo proprio dopo il video.

Una lista sempre più lunga di partner, di attori protagonisti, di parti del contesto, una rete di tempi e spazi urbani che si sono lanciati in un percorso di consapevolezza (e lavoro) per farsi loro l’oggetto della capacitazione.

aut out è proseguito con l’experience camp 2021 da Settembre 2021, il winter camp 2021 da Dicembre 2021, lo Spring camp 2022 e il Summer experience 2022 senza soluzione di continuità, con l’allargamento a diversi altri professionisti che hanno collaborato sia dal punto di vista progettuale che di supervisione ed operativo. E soprattutto con l’ampliamento a nuovi, nuovissimi contesti, di fruizione di spazio e del tempo, a sistemi di mobilità sparsi nell’intera Provincia di Vibo Valentia: Ionadi, Mileto, Tropea, Nicotera, San Costantino Calabro, Serra San Bruno, Pizzo, con i rispettivi enti locali coinvolti.

E poi gli amici della Fattoria La Goccia, e della Masseria Caporelli, quelli di UICI, la Baker Hughes spa, diversi lidi balneari, il Sistema Bibliotecario Vibonese, Trenitalia, Ferrovie della Calabria, il Museo Archeologico di Mileto, il Cantiere Musicale Internazionale di Mileto, la Piscina Comunale di Vibo Marina e tanti altri.

Il programma è stato selezionato da Fondazione con il Sud per il cofinanziamento nell’ambito del Bando Volontariato 2021 ed è stato la prima storia raccontata da Esperienze con il Sud, a Marzo 2022, come esempio di esercizio della cittadinanza da parte di persone con autismo in una regione, la Calabria, troppo spesso identificata in ritardo nel percorso di consapevolezza sociale e di accrescimento culturale di comunità. A noi si è interessato Vita.it, alcune Fondazioni e, soprattutto, a noi si è interessata una intera comunità. La nostra.

E’ andata così tanto bene che (e per fortuna) non sono mancate le esperienze che hanno voluto replicare questo modello resiliente di comunità che cresce in diversi altri luoghi in Calabria. E lo hanno anche migliorato, allargato e reso sempre più informale. Questo volevamo!

Qualcuno ci chiede, ultimamente, come mai non facciamo più notizia, se aut out è ancora attivo come prima, quando ricominceremo. In effetti alcuni ragazzi stanno testando con noi un percorso che abbiamo chiamato direlazioni, altri frequentano più autonomamente centri sportivi, piscine e biblioteche, altri ancora utilizzano mezzi pubblici anche con il supporto degli operatori ADI attivi nell’ambito dei Progetti di Vita ex L. 328/2000 nel frattempo attivati dai Comuni più virtuosi.

Noi non vogliamo condannarci ad un continuo percorso di abilitazione dei nostri figli per inseguire contesti che li ignorano. Sono i contesti che devono abilitarsi all’inclusione. E il fatto che tutto ciò succeda sul serio (cioè con serietà) e il fatto che questo non faccia più notizia, è proprio la dimostrazione che aut out non è finito, anzi.

Rischiate, lanciatevi! Perchè quello che non ci stiamo perdendo è quello che abbiamo scelto di fare.